Inno per la liturgia del Venerdì Santo (29 marzo 2024)
Ecco il più bello fra i figli dell’uomo,
è salito sul talamo nuziale,
ha lavato e purificato la Sposa
nel suo Sangue,
per lei si è donato e l’ha santificata.
Oggi il Re è innalzato da terra,
è rivestito della porpora del suo
sangue,
le sue piaghe splendono come
gemme preziose,
sul legno il Diletto è
vittorioso.
Ha steso il suo braccio
per rialzare la testa della sua
Sposa;
la sua destra potente è
inchiodata alla Croce,
ha alzato la voce per chiamare la
sua Diletta.
«Vieni o bella, ti apro il
Paradiso,
nel segreto della casa ti inebrio
di vino nuovo;
Io, la tua Roccia, sono stato
colpito per te,
dal mio seno ho fatto sgorgare
l’acqua viva dello Spirito».
«E io, mio Amore, ti vedo senza
bellezza né splendore,
nel cavo delle tue piaghe trovo
rifugio.
Il tuo amore è più forte della
morte,
ricordati di me quando verrai nel
tuo Regno».
Oggi Adamo sul Golgota si è
addormentato,
Eva, la Madre dei viventi, è
uscita dal suo fianco aperto.
Non svegliate il Diletto fino al
suo beneplacito,
perché risorgerà con la sua forza, il terzo giorno!
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