Vita dell'Anima

Vita dell'Anima “Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il cuore: tu segui quelle”(Winston Churchill)”.

Nel linguaggio corrente, la parola cuore evoca quasi automaticamente l’affettività, le emozioni, le relazioni tra fidanzati, parteners, coniugi…Ma il cuore è più di questo: è come un pianeta al quale si accede facendo silenzio e concentrandosi un po' sull’essenziale.

La Bibbia poi allarga ancora il campo: l’affettività non é esclusa ma la parola cuore ha un senso più ampio, esso comprende anche la capacità d'intendere, di discernere, di leggere fra le righe.

Gesù risponde infatti ai discepoli di Emmaus scoraggiati dalla perdita del loro mae
stro: “ O cuori senza intelligenza, lenti a credere tutto ciò che hanno annunciato i profet
i...”
Il cuore è anche il luogo dei ricordi, delle idee, dei progetti, delle decisioni."
Nell’antropologia biblica, il cuore è il luogo dove si intrecciano l’anima, la mente, la razionalità, l'affettività le pulsioni, i desideri...Per analogia con l’organo fisiologico, che pur essendo nascosto al centro della cassa toracica, assicura la circolazione del sangue e dunque la vita; il cuore dell’uomo biblico è rivelato dal volto, dallo sguardo, dalle parole, dalle espressioni, dal tono della voce.

Ma l’uomo ha la terribile possibilità anche di nascondere, di mascherare ciò che succede in fondo al proprio cuore, di dare ad intendere con la propria faccia, con le proprie parole, con la propria attitudine un sì, mentre nel proprio cuore ha altri progetti.

È ciò che mina alla base le relazioni.

L'uomo ha la terribile possibilità della doppiezza, contrario della semplicità ricercata, coltivata e trasmessa dai primi padri cistercensi.

Già il popolo di Israele faceva esperienza della fatica nel seguire i comandamenti del Signore con tutto il cuore nonostante i pressanti appelli dei profeti, per questo Dio promette loro di dare lui stesso un cuore
nuovo: “Io vi purificherò. Io vi darò un cuore nuovo, io porrò in voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”(Ezechiele 36,25).

Gesù di Nazareth lui stesso infatti si presenta come mite e umile di cuore e insisterà molto sull'interiorità della religione mentre sarà molto severo con i capi religiosi che esigono una religiosità formale ed una scrupolosa osservanza esteriore.

E propone invece il famoso principio col quale rovescia la p
rospettiva: “Non c’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui, posa contaminarlo, sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo...Dal di dentro, dal cuore infatti, escono le intenzioni cattive” (Marco 7,14).

San Benedetto comincia la propria Regola proprio con qu
este parole: “Ascolta figlio mio i precetti del maestro e porgi l’orecchio del tuo cuore” lo stesso prologo si conclude cosi:“A misura che si progredisce nella vita religiosa e nella fede il cuore si dilata e si corre nella via dei comandamenti di Dio”.

Man mano che avanziamo nella lettura, nella meditazione e nella condivisione della Bibbia il nostro orizzonte si amplia la nostra relazione col Signore si approfondisce e cogliamo velocemente le mozioni dello Spirito santo.

fr Bernardo




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