Lettera annuale - invito festa degli amici

 




Lettera n. 37                                                                          Festa della Trasfigurazione, 6 agosto 2024

Carissime amiche e carissimi amici,

come di consueto, entriamo nelle vostre case nel cuore dell’estate per condividere qualche notizia dell’anno trascorso dall’ultima festa annuale di settembre. Condivisione di notizie, ed invito ad unirvi al nostro ringraziamento per quanto il Signore ci ha dato di vivere. La Sua grazia e la Sua benedizione è sempre sovrabbondante.

Pensando alle “notizie di famiglia” da condividere con tutti voi, mi tornava l’immagine di una “casa”, luogo dove si vivono relazioni di prossimità, il calore di affetti scambiati, ma anche luogo della fatica della carità nell’accoglienza della diversità, nella sfida ardua e bella del provare a camminare insieme.

 Tutto questo e molto di più è la “casa”, luogo di umanità (e speriamo di umanizzazione)… ed è proprio una “casa”,  il luogo nel quale il Signore ha voluto abitare, per comunicarci l’Amore di Dio, la Sua Parola di salvezza, di consolazione, di benedizione. Dio si è fatto uomo, ha preso dimora presso una famiglia dicendoci allora che Lui c’è, è presente nella nostra vita, anche quella più ordinaria e banale! Lui è accanto a noi in ogni momento, in ogni istante della nostra vita.

Ora, nel cammino di quest’anno ci siamo sentiti accompagnati da questa tenera premura di Dio, presente in mezzo a noi, nelle vicende liete e in quelle più impegnative.

Primo motivo per cui vogliamo ringraziare con voi il Signore è quello di aver sperimentato la gioia e la gratitudine di appartenere ad una famiglia monastica, dalla quale abbiamo ricevuto Vita e che ci sostiene nel cammino. In ottobre scorso abbiamo infatti accolto p. Vladimir, abate della nostra casa madre di Lerins per la “visita regolare”, momento di supervisione del cammino della comunità che avviene tradizionalmente ogni tre anni. In questa visita, p. Vladimir è stato accompagnato da sr. Silvia Murrai, responsabile delle sorelle della comunità di Bose, integrando lo sguardo dell’abate di Lerins con la sua sensibilità femminile. Quella della visita regolare è sempre una occasione preziosa per fare memoria del cammino fatto, della fedeltà del Signore e delle sfide che ci stanno davanti. La restituzione dei nostri “visitatori” è stata preziosa e ci sta mettendo in cammino su alcuni aspetti della nostra vita che richiedono maggior cura e maggiore attenzione. Siamo profondamente grati dell’ascolto attento, materno e paterno, ricevuto. Per rinsaldare i legami con i monasteri della nostra Congregazione e per fare memoria delle nostre origini, in novembre e in giugno abbiamo visitato le comunità di Sénanque, Lérins e Castagniers. È stato molto bello fare memoria delle imprese dei nostri antenati, che con coraggio e fedeltà hanno vissuto in questi luoghi trasmettendoci la bellezza della vita monastica, ma sono stati particolarmente belli e intensi i momenti di condivisione con i fratelli e le sorelle di queste comunità.

Un secondo motivo di ringraziamento al Signore è per il ricco nutrimento di cui abbiamo beneficiato nei ritiri e nei corsi di formazione permanente per la comunità. In gennaio, durante i giorni di ritiro, don Ferruccio Ceragioli ci ha accompagnato in una sapiente rilettura dei capitoli 13-17 di Giovanni, sul grande discorso di Gesù nel cenacolo. Con Stella Morra, in febbraio abbiamo riletto la relazione di sintesi dei lavori del Sinodo e in luglio, durante il consueto seminario teologico con gli amici romani, ci siamo soffermati sulla bolla di indizione del prossimo Giubileo, per riflettere intorno al tema della Speranza. Lungo il corso dell’anno il nostro amico Grado Merlo ci ha accompagnato nella rilettura della storia medievale, per comprendere meglio il contesto nel quale il nostro Ordine è nato. Ed a giugno don Enrico Parolari e sr. Anna Deodato sono venuti per aiutarci a prendere maggiore consapevolezza delle dinamiche delle emozioni.

Un terzo motivo di ringraziamento è la comunione fraterna che si tesse con molti fratelli e sorelle di comunità in occasione di passaggi di alcuni dei loro membri, così come di tanti amici che da ogni parte di Italia e del mondo giungono qui per qualche giorno di ritiro o di riposo. Sarebbe troppo lungo elencarli in questa breve lettera, ma il passaggio di ciascuno di questi fratelli e sorelle è sicuramente presente nella nostra memoria ed è stato occasione di gioia. La fraternità che si crea allarga gli orizzonti della nostra piccola valle dell’Infernotto.

La comunità sta bene e ciascuno dei fratelli è impegnato nei servizi e nei lavori ordinari. Come sempre la nostra foresteria è molto frequentata e questo impegna a tempo pieno alcuni fratelli nei servizi pratici e nella disponibilità all’ascolto. I fratelli che si occupano delle confetture continuano a produrre le prelibatezze che finiscono sulla tavola di tante persone. Una nuova macchina etichettatrice ci è stata donata e questo è un aiuto prezioso che alleggerisce una parte importante di lavoro. Siamo grati per questo dono! In compenso alcuni problemi con la pentola cuocitrice dà qualche preoccupazione… speriamo di risolverli presto! Invece i fratelli impegnati nei lavori di campagna rispondono con zelo alle cure che, nell’avvicendamento delle stagioni, il nostro frutteto e la nostra campagna richiede. Ed è bello vedere i luoghi dove si abita, curati e accoglienti.

Come accennato nella scorsa lettera annuale, sono in corso i lavori di ristrutturazione di Sant’Elia, un edificio poco oltre il complesso del monastero, e avanzano rapidamente. Contiamo che siano finiti nel prossimo autunno. Questo nuovo spazio accoglierà il laboratorio di Iconografia e di altri lavori di artigianato e sarà uno spazio per la comunità. Questa ristrutturazione, permetterà finalmente di lasciare alla biblioteca della comunità maggior spazio disponibile per accogliere nuovi libri.

Una stagione particolarmente piovosa sta orientando la nostra attenzione sulla strada di accesso al monastero (gli ultimi 800 mt). Ci stiamo rendendo conto che si fanno sempre più urgenti lavori di sistemazione e della messa in sicurezza della strada e stiamo cominciando a studiare le varie ipotesi di intervento. Sarà una spesa ingente ma di certo necessaria perché è l’unica via di accesso al monastero… ma ci affidiamo alla provvidenza. L’inizio lavori sarà una cosa ancora lontana, ma sicuramente desideriamo avanzare con la riflessione e lo studio di questo cantiere.

Una ultima cosa che desideriamo condividere è la gioia di veder partire una nuova iniziativa per giovani. In un gruppo di case che ci sono state donate in prossimità del monastero, con la collaborazione e l’aiuto prezioso di Emanuele e Laura Fant, abbiamo messo a disposizione uno spazio per accogliere dei giovani: “Betania dei cercatori” è il nome della casa (www.betaniadeicercatori.org). “Betania” vuole essere un luogo dove giovani possano staccare per un po’ dalla loro vita ordinaria, per guardarla da fuori, magari prendere una decisione sul loro futuro, o solamente rallentare per darsi tempo e occasione per affrontare domande che abitano in loro. Dunque uno spazio dove trascorrere gratuitamente qualche giorno per ascoltarsi e guardarsi dentro in dialogo con alcuni “testimoni” con i quali i ragazzi approfondiranno tematiche specifiche e in contatto con la comunità monastica. L’esperienza di “Betania dei cercatori” è iniziata il 20 luglio. Già un primo gruppo di ragazzi sono passati e altri continueranno a venire. Siamo stupiti della risposta a questa proposta e della serietà della ricerca da parte dei giovani “cercatori”, ed abbiamo pensato che fosse interessante ascoltare i frutti di questa esperienza in un momento di condivisione nel pomeriggio della nostra festa annuale.

Molte altre sarebbero le cose da condividere rispetto a quanto vissuto in quest’anno, ma ce le potremo raccontare a voce in occasione della nostra festa annuale che sarà il

 

1° settembre 2024.

 

Alle ore 10:30 ringrazieremo il Signore con la celebrazione dell’Eucaristia

al termine della quale condivideremo un pasto fraterno (ognuno porti qualcosa da condividere).

Nel pomeriggio ci prenderemo un tempo per ascoltare la testimonianza dell’esperienza di

“Betania dei Cercatori” e per condividere altre notizie rispetto alla vita della nostra comunità monastica.

 

Profondamente riconoscenti per la vostra amicizia, il vostro aiuto e la vostra vicinanza, e grati per chi vorrà continuare a sostenere le iniziative del monastero e di “Betania dei cercatori” vi assicuriamo la nostra preghiera e la nostra amicizia e vi aspettiamo a Pra ‘d Mill.

 

I vostri fratelli di Pra ‘d Mill

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