VITA DELL’ANIMA: COMUNITÀ NELL’AMORE

 


VITA DELL’ANIMA: COMUNITÀ NELL’AMORE

 

Si parla molto ultimamente di condivisione di collaborazione, di condomini solidali, di cohousing, di preferire, quand’è possibile, i mezzi pubblici invece di prendere ciascuno la propria auto...Di comunità di community, forse proprio perché facciamo fatica a viverla. Partiamo tutti pieni di buona volontà e buone intenzioni... poi il proprio punto di vista, la propria formazione, l’attaccamento alla propria strategia, le difficoltà relazionali ci allontanano dal progetto comune.

               La comunità cristiana nell’amore sgorga dallo sconfinato amore di Dio. Gesù stesso nel Vangelo non si presenta, non si definisce, non si designa mai rispetto a se stesso ma sempre in rapporto al Padre e allo Spirito santo, come abbiamo sentito domenica scorsa. Dio è amore dice san Giovanni, è la sua essenza. Egli è fatto cosi! Per Lui essere è amare, donarsi.

               Questa ricerca di comunione è inscritta nella nostra umanità fin dai tempi antichi: è quello che volevano già dire le antiche civiltà organizzando i primi culti, pasti sacri e sacrifici per potersi unire alla divinità. Perché da sempre il solo orizzonte mondano non basta a saziare la sete di infinito del nostro cuore. In Gesù di Nazareth finalmente è Dio che fa il primo passo, che viene incontro all’uomo e alla donna, che si fa talmente vicino da condividere il nostro vissuto. Egli ha sperimentato come noi i disagi dell’infanzia, la fatica dell’apprendimento, come pure la gioia della condivisione fraterna ma anche la perdita dell’amico Lazzaro, il tradimento di Giuda il rinnegamento di Pietro, prima di risorgere e di proporci un meraviglioso scambio. Dopo aver voluto abitare la nostra umanità ci da la possibilità di partecipare alla sua divinità: possiamo diventare figli di Dio!

               Questo meraviglioso scambio è significato nella comunione eucaristica, segno e sacramento dell’amore di Dio per noi mostratoci in Gesù: nutriti da un solo pane siamo membra di un solo corpo. Ciò richiede naturalmente la fede: credere che in lui abita la pienezza della divinità e riporre in lui la nostra vita. E lui che fa il primo passo ma per rimanere in comunità con lui, Egli ci chiede di amarci a vicenda. Perché? Celo spiega Giovanni ne suo Vangelo durante il lungo discorso che segue la lavanda dei piedi: "Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore...Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”( Giovanni 15,10.12).

      L’amore poi si declina nelle più svariate modalità, realizzazioni, accezioni. Un conto è l’amore tra un uomo e una donna, tra due partner, un’altra cosa è volersi bene tra fratello e sorella, altro ancora è il legame che unisce due amiche o due amici. Anche l’impegno per sviluppare onestamente un’attività lavorativa è una forma di amore come pure l’impegno sociale o politico. Gli ambiti sono molto diversi ma alla base della piena realizzazione della nostra umanità c’è sempre l’amore quello che ci conduce alla vera felicità. La comunità d’amore con gli uomini e le donne che ci stanno attorno nasce dalla comunione con Dio . Ma per rimanere in comunione con lui, dobbiamo imparare ad ad amarci a vicenda perché Dio è amore! Costruendo la comunità degli uomini rimaniamo in Dio ed è nei loro volti che si rivela a noi il Suo vero volto!

Fr Bernardo


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