25 marzo 2021, solennità liturgica dell’Annunciazione del Signore

Nella festa di oggi celebriamo un si!

Ma non è primariamente il Si di Maria, ma il “Si” di Dio per questa umanità.

La festa dell’Annunciazione ci dice la fedeltà dell’amore di Dio per la sua creatura, la fedeltà di un amore che non tradisce, che non abbandona ma che sempre ritorna con il suo sguardo d’amore per attrarre a se colui che si è perso, non tanto per cattiveria ma per smemoratezza. La creatura ha perso la memoria di quello Sguardo di amore di Dio che dona vita, che mette in moto percorsi, fa battere il cuore, scioglie le resistenze, crea nuova vita.

Questo sguardo di Dio ha raggiunto Maria in modo tutto particolare ed con il suo “si” la Vergine non ha semplicemente  riflettuto l’amore di Dio, ma ha messo al mondo l’autore della vita, la Luce vera.

Mi torna in mente il passaggio del libro di Baruc che abbiamo ascoltato a lodi ieri e che ascolteremo nella veglia di Pasqua:

 

34Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia e hanno gioito; 35egli le ha chiamate ed hanno risposto: «Eccoci!», e hanno brillato di gioia per colui che le ha create. 36Egli è il nostro Dio, e nessun altro può essere confrontato con lui. 37Egli ha scoperto ogni via della sapienza e l'ha data a Giacobbe, suo servo, a Israele, suo amato. 38Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.

 

 

Il Signore ha scoperto, manifestato alla sua creatura la via della Sapienza, una sapienza che ha voluto vivere fra gli uomini: il Cristo Gesù. Ma solo occhi capaci di cogliere questo amore rispondono a questo si di Dio, con un “eccomi” pieno! Maria è la stella che dice il suo si, brillando di gioia per Colui che lo ha creato.

Il Si di Maria è per Dio, ma la luce che questo “si” emana è per noi… per illuminare il cammino nelle nostre notti un po’ meno luminose. La luce delle stelle non è la luce del sole, ma ci testimonia lo splendore di un amore che vuole raggiungerci: la luce delle stelle, la luce di Maria è per noi promessa e speranza.

Che Maria interceda per noi perché possiamo anche noi brillare di gioia per Colui che ci ha creati.


P. Emanuele

 

 

 


 

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