VITA DELL’ANIMA: SPIRITUALITA
Siamo soliti chiamare spiritualità quella ignaziana, per esempio o quella domenicana, francescana, benedettina, cistercense ecc. Come se ci fossero più “spiriti santi”! Senza nulla togliere al loro apporto alla storia, alla società e alla chiesa, sarebbe più esatto parlare di modalità di incarnare lo spirito evangelico, di vivere nello Spirito santo; cosa che possiamo fare tutti che siamo religiosi preti o laici. Senza poi dimenticare quel variegato mondo che potremmo chiamare “ spiritualità umane”: ricerca di vita interiore senza legami con una religione. Esse dimostrano una volta di più che l’orizzonte mondano per buono che sia da solo non basta ad appagare la sete di infinito del nostro cuore.
Non
pretendo certo, in poche righe, di fare il giro della questione: illustrare una
realtà così vasta e complessa come la vita di Dio in noi. Saranno giusto alcuni
flash per orientarci un po'. La spiritualità cristiana o meglio vita
spirituale comincia quindi con l’esperienza, si tratta di fare esperienza
personale di Dio, di entrare in relazione con lui. Un’esperienza che coinvolge
persino il nostro corpo! Padre André Louf, abate cistercense, ci fa notare
che: "Il nostro organo per accogliere lo Spirito, che è il respiro creatore di
Dio, è tutto il nostro essere: corpo e anima...cuore”. Sì anche il nostro corpo
ha un ruolo attivo nel nostro cammino di vita spirituale. Ed è poi nel cuore
che noi possiamo percepire, ascoltare ed accogliere la sua voce. Infatti la
vita spirituale suppone la fede.
La
vita spirituale o vita nello Spirito comincia quindi con l’esperienza.
L’esperienza della chiamata di Dio: quando sentiamo la dolce voce di Gesù, che
ci scalda il cuore e ci invita passare da una vita segnata dalla morte ad una
vita che non avrà più fine. Non è un cammino alternativo un po più soft alla
vita secondo il vangelo di Gesù che forse ad una prima lettura ci è parso un po
esigente, severo e autoritario. Lo Spirito santo è la luce di Dio per metterci
sui passi di Gesù Risorto! E lui che ci fa capire la sua parola, ci fa
interiorizzare il suo insegnamento per vivere il suo stile di vita anche noi
oggi, qui e adesso. La voce dello Spirito la possiamo sentire soprattutto nella
Parola( la Bibbia), ascoltata in chiesa nel proprio gruppo di preghiera, in
famiglia. Poi nella comunità, luogo dove il corpo di Cristo Risorto si
manifesta concretamente. Ed infine ritagliandoci di tanto n tanto degli spazi
di silenzio. Anche le svariate tecniche di meditazione, di concentrazione di
respirazione, yoga ...possono aiutarci nella vita spirituale; possono anche a
volte alleviare il dolore, calmare ansie e paure, ma solo Dio nel suo Spirito
può darci la vita eterna.
Vivere
nello Spirito santo dunque richiede una conversione, la conversione al Dio di
Gesù Cristo. Si tratta di un cambiamento radicale di mentalità, di modo di
vedere le cose. Non solo una trasformazione intellettuale, si tratta di
accogliere nel proprio cuore l’amore smisurato di Dio per l’umanità. Da questa
conversione avviene una rinascita. Abbandonando l'uomo vecchio quello che tende
a far girare tutto attorno a sé, nasce in noi un nuovo essere animato dallo
Spirito santo che è l’amore di Dio in noi. Egli trasforma il nostro sguardo e
ci fa vedere tutte le cose come Dio le vede: cioè potenzialmente buone e belle
ci fa discernere in noi il bene dal male. Infine lo Spirito ci da la capacità al
tempo stesso diciamo di “contemplare e di agire”: cioè di saperci raccogliere
in ascolto e preghiera e poi di annunciare il Cristo risorto che abbiamo
contemplato, dapprima con la vita ma poi anche con le parole. Camminare guidati
dallo Spirito di Gesù è quindi per certi versi esigente: richiede una
conversione, richiede un certo abbandono ma non è disumanizzante ne
depersonalizzante non schiaccia l’uomo e la donna. A qualcuno forse sarà
rimasto in mente dai tempi del catechismo che legati allo Spirito santo c’erano
i famosi sette doni...Non so se siano precisamente sette o forse di più ma una
cosa che ancora può parlarci è che il numero sette nella Bibbia e il numero
della pienezza. In sette giorni Dio a creato l'universo. In Sette giorni Gesù
ha ricreato l’umanità!(Il Vangelo di Giovanni narra l’opera redentrice di Gesù
nei sette giorni di una settimana). Lo Spirito santo ci conduce alla pienezza
dell’umanità ricreata da Dio in Gesù.
Buon cammino, fra Bernardo
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